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Investire in uranio: l'impatto delle elezioni

12 dicembre, 2020

L’impatto delle elezioni sul mercato dell’uranio

Mentre gli Stati Uniti devono ancora dichiarare il vincitore ufficiale, le elezioni presidenziali si sono svolte quasi un mese fa e Biden ha iniziato costruire la sua squadra in previsione di una vittoria che sembra ormai scontata. Non prenderemo una posizione politica, ma vogliamo far notare che sembrano esserci i presupposti per una win/win situation per nucleare e uranio, indipendentemente da chi verrà ufficialmente eletto a gennaio.

È noto che i repubblicani hanno a lungo favorito il nucleare, ma è sempre più sostenuto dai democratici che si rendono conto che l'eolico e il solare sono insufficienti per decarbonizzare la produzione di energia elettrica poiché le energie rinnovabili non sono accessibili 24 ore su 24. Il sostegno di Biden al nucleare, articolato nel suo piano climatico, promette di essere uno dei rari casi di continuità della politica energetica tra le amministrazioni in entrata e in uscita. I piani climatici di Joe Biden erano esplicitamente favorevoli al nucleare e all'innovazione pro-nucleare.

L'11 novembre è emerso dal Comitato degli stanziamenti del Senato un budget di 150 milioni di dollari per l'istituzione di una riserva di uranio prodotto da minatori statunitensi. È importante sottolineare che il presidente del comitato, Richard Shelby, ha affermato che questo risultato è frutto di una cooperazione bipartisan. Questa notizia è di gran lunga più importante della creazione di circa 2 milioni di libbre aggiuntive di domanda di U308; questo testimonia che un'amministrazione Biden sosterrebbe l'energia nucleare e il settore dell'uranio.

Biden ha nominato John Kerry come responsabile per il clima. John Kerry ha recentemente riconosciuto che il nucleare deve essere parte della soluzione climatica globale. Ora è stato riferito che Biden sta considerando Ernie Moniz come segretario all'energia. Continueremo a guardare da vicino se questa nomina verrà ufficializzata.

Sembrerebbe che Biden sia molto più rialzista per l'uranio di quanto Trump non lo sia mai stato nei suoi 4 anni. Il piano di infrastruttura di Biden abbraccia l'attuale industria dei reattori nucleari e inserisce lo sviluppo di reattori nucleari avanzati come una priorità, cercando di costruirli in modo più economico e veloce attraverso l'innovazione tecnica. La spinta di Biden per l'energia pulita servirà anche a ridurre la concorrenza delle centrali a carbone che saranno gradualmente eliminate.

Quali azioni preferire e di che tipologia? Meglio azioni legate al nucleare, produttori di uranio o royalties? In che giurisdizione?

Queste le performance della nostra top 8 all'interno del servizio dedicato all'uranio nello ZoomProfit club dal 12 ottobre.

  • 66,67%
  • 63,98%
  • 53,49%
  • 52,31%
  • 48,82%
  • 46,8%
  • 11,11%
  • 39% (performance dal 7 dic al 12dic, ha sostituito un +28% uscita il 7 dic)